Millenni di esperienza hanno distillato un metodo che ci emancipa dall’illusione rendendoci consapevoli, e ci istruisce ad apprezzare che la felicità non è un modello esterno: abbiamo già tutto dentro, siamo un universo potente e pieno di risorse che attendono solo di essere “viste” e liberate.

Azione vs reazione

“Yoga è la maestria nell’azione” – Bhagavadgita cap.2 v.48

Lo Yoga insegna che scavalcando la barriera dell’ego si entra finalmente nella dimensione dell’agire anziché del reagire.

Nel quotidiano tendiamo a sprecare grandi energie combattendo noi stessi: le emozioni opposte che ci agitano si combattono per ottenere il controllo delle nostre azioni. Lo yoga consente invece di portare armonia nelle azioni aumentando la nostra consapevolezza ed espandendo la nostra coscienza

Una sequenza di yoga è infatti chiamata kriya – azione. L’azione – sequenza di movimenti consapevoli e coordinati – assorbe la mente, rendendola calma, chiara e centrata. Il semplice movimento fisico al contrario eccita la mente lasciando innescate le trappole dell’ego che attende ricompense.

Coscienza e Materia

Colui che realizza la verità del corpo può arrivare a conoscere quella dell’Universo” – Ratnasara Tantra

Alla base del mondo fisico non c’è la materia, ma l’energia.

La vita biologica e tutti i fenomeni naturali prendono ciò che è loro necessario da una sorgente infinita di energia, essenza stessa della vita: il prana
Il “soffio vitale” non è proprio solo del respiro dell’uomo: tutto ciò che vibra nell’Universo è Prana.
Gli yogi hanno sperimentato che prana, energia, e citta, coscienza, sono come gemelli: prana si concentra dove vi è coscienza, e la coscienza si concentra dove c’è il prana.
Quando il respiro è calmo il prana è calmo, e quindi anche la coscienza, la mente è calma.

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Centri di Energia

Riarmonizzazione dei corpi energetici, prevenzione delle malattie nel corpo fisico

Yoga è lo scioglimento dell’unione con la sofferenza” – Baghavadgita, cap.6 v. 23

I Chakra sono centri di “attività” che ricevono, assimilano ed esprimono l’energia della forza vitale. Il corpo umano è più lungo che largo e per questo le nostre linee energetiche più importanti – nadi principali comprese – scorrono verticalmente.
I 7 chakra maggiori sono distribuiti lungo l’asse della colonna vertebrale, dal coccige fino alla cima della testa. Sono centri “sottili” di azione della Shakti con un forte effetto sul corpo fisico, e in maniera simile a un “programma” informatico, contengono programmi vitali.
Contributo prezioso dello yoga tantrico i chakra furono individuati come una mappa che guida l’essere umano verso la liberazionecondizione in cui si è sciolti dai condizionamenti del mondo materiale.

Un corpo fisico energeticamente equilibrato e sano è lo strumento che il nostro Sé, nella forma incarnata, ha a disposizione per conoscere e realizzare la sua essenza.

Centri di Coscienza

Armonizzazione dei corpi energetici, prevenzione degli squilibri psico emotivi

L’essere umano appartiene potenzialmente alla sfera della vibrazione infinita ma nel processo di manifestazione ed incarnazione perde la coscienza e la consapevolezza di questo, distorcendo illusoriamente la verità e la realtà della sua essenza.

Seguendo la traccia dei chakra ci troviamo a percorrere diversi livelli di sviluppo della nostra coscienza:

coscienza “animale” – muladhara, swhadistana, manipura (primo, secondo e terzo chakra): sono maggiormente regolati da leggi fisiche e sociali;

coscienza “umana” – anahata, vishudda, ajna (quarto, quinto e sesto chakra): rappresentano aree affettive, mentali, simboliche

“supercoscienza” – sahasrara (settimo chakra): rappresenta l’identificazione e l’unificazione dell’energia individuale con quella universale. È il centro del Parama Shiva-Shakti – stato di Pura Coscienza.

L’Assoluto al di fuori di spazio e tempo. È la realizzazione dello Yoga.

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Micro – Macro

Ciò che è qui è ovunque, ciò che non è qui non è da nessuna parte” – Vishvasara Tantra

L’identificazione fra macrocosmo – mondo esterno, universo – e microcosmo – corpo, mente – è uno dei concetti chiave dello yoga tantrico. Tutto ciò che compone l’universo è dentro di noi: agendo su noi stessi a livello fisico, mentale, spirituale agiamo anche all’esterno, sull’Universo.

Il piacere di vivere. Il valore dell’esperienza

Il contatto con persone, fenomeni, oggetti. Tutti gli stati di coscienza compresi pensieri ed emozioni. Tutto è manifestazione di Shakti – la Grande Madre, la Divinità, l’energia cinetica inconscia e creatrice che nell’individuo e nel praticante si manifesta sotto forma di desiderio e di piacere. La realtà intera – nella visione dello yoga tantrico – diventa oggetto e strumento dell’esperienza che tutto è creazione o emanazione della stessa sorgente.
La conoscenza diventa verità solo quando è sperimentata nel proprio corpo.
La pratica bandisce ogni repressione o condizionamento e punta sulla sublimazione degli istinti e delle pulsioni: grazie alle tecniche di purificazione delle nadi (flussi energetici ) istinti e pulsioni si trasformano in energia creativa.

Lo yoga deve essere conosciuto attraverso lo yoga. Lo yoga è il maestro dello yoga” – Rishi Vyasa

Yoga il mezzo – praticando con costanza acquisiamo una conoscenza sempre più sofisticata del nostro corpo. Affiniamo la consapevolezza dei suoi diversi stati. Impariamo ad ascoltarci. Questa pratica ci porta a un parallelo sviluppo della nostra coscienza più sottile

Yoga il fine – con il corpo fisico compiamo il primo passo verso la ricerca interiore che nello yoga si realizza come unione tra coscienza individuale – jivatman e coscienza universale – paramatman

Emancipazione. Kaivalya – lo stato senza più causa

Yogadharma è un sentiero che conduce al Dharma attraverso la via dello yoga.
È il mistico percorso che ci porta dal Karma al Dharma, realizzando così lo Yoga. Come insegna Patanjali nei suoi Yoga Sutra, avidya – l’ignoranza spirituale – è la sorgente di ogni sofferenza e dell’infelicità. Insieme agli altri difetti emozionali ed istintuali di base – egoismo, attaccamento, odio, paura della morte – dà forma a quelle vibrazioni energetiche che creano la catena del karma o legge di causa-effetto. Se non si elimina la causa, l’effetto si manifesterà creando così un nuovo “attaccamento” che perpetua il ciclo del Samsara dove l’emancipazione è impossibile.

Per questo si intraprende la ricerca nel Dharma, la via spirituale.
Poiché il suo scopo è Kaivalya, il Dharma è distruttore di karma.
Dharma – la via spirituale – è il seme dello Yoga.
Kaivalya – l’emancipazione – ne è il frutto.