Il pensiero orientale considera:
CORPO = LA PERIFERIA DELL’ESSERE ( idolo bronzo dei templi portato fuori in processione )
ATMAN = IL CENTRO DELL’ESSERE ( idolo fisso in pietra, stabilmente installato nel tempio)
Il pensiero orientale esplora dal centro verso l’esterno nella sua ricostruzione cosmogonica e viceversa, nell’ambito specificatamente umano dall’esterno/ periferia verso il centro: è il percorso del metodo Yoga che ha per scopo riscoprire Ananda , la Beatitudine che è essenza dell’Assoluto Supremo che, nell’ individuo è Atma
Il viaggio inizia quindi con un’introversione dalla consapevolezza esterna ( che è ciò che sperimentiamo attraverso le facoltà di percezione e relativi organi e le facoltà di azione e relativi organi ) che via via “penetra”i diversi “strati”:
Manas/mente — > Buddhi/intelletto —- > Ahamkara/senso dell’IO
—- > Cit/Coscienza sottile, cosmica —- > – Asmita/coscienza dell’IO/Sé Individuale
—- > fino a raggiungere l’Atma
Non è Ahamkara – che è “solo” il principio di individuazione dell’IO – bensì *ASMITA* – la Coscienza dell’Io , il Sé Individuale, che nella forma più grossolana può manifestarsi come orgoglio o egoismo ( Ego, nel senso che intendiamo … “grossolanamente” nel parlare comune )
Quindi né Coscienza dell’Io (Asmita) , né Senso dell’Io (Ahamkara) hanno alcun valore “morale” assoluto: tutto dipende dai GUNA e dalla proporzione in cui essi prevalgono in conseguenza del grado di evoluzione – o meno – del sadhaka.