da: Yoga Sutra di Patanjali
I.3 Allora il Veggente dimora nello splendore suo proprio
I.4 In altri momenti il Veggente si identifica con le fluttuazioni/movimenti della coscienza
I.45 La forma più sottile della natura è la coscienza
I.2 La pratica dello yoga riduce le afflizioni e conduce al samadhi
II.3 Le cinque afflizioni che disturbano l’equilibrio della coscienza sono:
avidya/ ignoranza , asmita/orgoglio , attaccamento al piacere, avversione verso il dolore, attaccamento alla vita – paura della morte
II.29
*yama regole morali
*niyama osservanze
*asana posizioni
*pranayama controllo del respiro
*pratyhara ritiro dei sensi verso la loro origine
dharana concentrazione
dhyana meditazione
samadhi assorbimento della coscienza (individuale) nel Se’
I primi cinque sono sforzi individuali per l’evoluzione della coscienza.
Nascosta profondamente nella natura dell’uomo c’è un “senso”, una coscienza morale che si manifesta coi principi morali ed etici :
ANTAHKARANA (o DHARMENDRYA). Osserva ciò che è giusto o sbagliato nelle azioni e nelle motivazioni e aiuta a raffinare Citta dirigendolo a compiere solo azioni giuste.
L’EGO INTESO COME EGOISMO E’ UN PRODOTTO “SBAGLIATO” DEL NOSTRO PICCOLO IO IGNORANTE DELLA SUA VERA REALTA’ … che si “chiama” /nam/, Sat
…. !!!!!!!!!!!! Sat Nam !!!!!!!!!!!!……..